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La società consortile

L’attuale società consortile Aeroporto Duca d’Aosta, trasformazione della precedente S.p.A. costituita nel 2003, ha sempre avuto come oggetto sociale lo “sviluppo, la progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale, nonché delle attività connesse o collegate, purché non a carattere prevalente, per la promozione dello sviluppo delle attività aeronautiche, turistiche, sportive e culturali sul sedime dell’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta di Gorizia”.
(ex Art 3 – Statuto)

L’interesse primario della Società consortile risiede nella creazione di un polo aeronautico, che risponda alle esigenze espresse dalla popolazione

Al fine di individuare le principali esigenze della popolazione, nel periodo compreso tra ottobre e novembre 2013 il Comune di Gorizia (Assessorato Programmazione economica, Mercati e Attività produttive Politiche del lavoro) ha lanciato un sondaggio on-line rivolto ai cittadini, con l’intento di raccogliere le opinioni dei portatori di interesse presenti sul territorio transfrontaliero “per la promozione dello sviluppo delle attività aeronautiche, turistiche, sportive e culturali sul sedime dell’Aeroporto Amedeo Duca d’Aosta di Gorizia”.

L’interrelazione tra queste strutture, localizzate spesso nelle vicinanze di località di interesse turistico, può creare potenzialmente un vero e proprio circuito “avioportistico” ad uso turistico e sportivo. Tale circuito si pone come un ulteriore arricchimento dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia permettendo la fruizione del territorio in modo nuovo e suggestivo.

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Risultati Emersi

Dalle risposte fornite emerge che i cittadini vorrebberovedere nell’area aeroportuale:

  • un’area verde (54,7%);
  • un aeroporto attivo per turismo
  • internazionale privato (52,6%);
  • un’area attrezzata per attività sportiva (48,1%);
  • un polo industriale per il settore aeronautico (43,2%);
  • un’area per eventi, fiere e concerti (40,0%);
  • un’area destinata all’incontro, e punti di ristoro (37,9%);
  • un’area con spazi espositivi temporanei e stabili (33,7%);
  • un’area per formazione, ricerca e attività scientifica (30,5%);
  • un’area per la produzione di energie rinnovabili (26,3%);
  • altri cambiamenti (8,4%).